sabato 29 dicembre 2012

InstaChristmas 2012

E' la festa più bella di tutte, anche quando arriva alla fine di un anno martoriato


Parafrasando Thomas More


che l'anno nuovo ci dia la forza di cambiare le cose che possono essere cambiate



 la pazienza di accettare quelle che non possono essere cambiate


e l'intelligenza di saperle distinguere.


                       Let's hope it's a good one, withouth any fear



Auguri a tutti


V.




lunedì 15 ottobre 2012

*It takes getting everything you ever wanted and then losing it to know what true freedom is.*



I was in the winter of my life- and the men I met along the road were my only summer. At night I fell sleep with vision of myself dancing and laughing and crying with them. Three year down the line of being on an endless world tour and memories of them were the only things that sustained me, and my only real happy times. I was a singer, not very popular one, who once has dreams of becoming a beautiful poet- but upon an unfortunate series of events saw those dreams dashed and divided like million stars in the night sky that I wished on over and over again- sparkling and broken. But I really didn't mind because I knew that it takes getting everything you ever wanted and then losing it to know what true freedom is.

When the people I used to know found out what I had been doing, how I had been living- they asked me why. But there's no use in talking to people who have a home, they have no idea what its like to seek safety in other people, for home to be wherever you lied you head.

I was always an unusual girl, my mother told me that I had a chameleon soul. No moral compass pointing me due north, no fixed personality. Just an inner indecisiviness that was as wide as wavering as the ocean. And if I said that I didn't plan for it to turn out this way I'd be lying- because I was born to be the other woman. I belonged to no one- who belonged to everyone, who had nothing- who wanted everything with a fire for every experience and an obssesion for freedom that terrified me to the point that I couldn't even talk about- and pushed me to a nomadic point of madness that both dazzlez and dizzied me.

Every night I used to pray that I'd find my people- and finally I did- on the open road. We have nothing to lose, nothing to gain, nothing we desired anymore- except to make our lives into a work of art.

LIVE FAST. DIE YOUNG. BE WILD. AND HAVE FUN.

I believe in the country America used to be. I belive in the person I want to become, I believe in the freedom of the open road. And my motto is the same as ever- *I believe in the kindness of strangers. And when I'm at war with myself- I Ride. I Just Ride.*

Who are you? Are you in touch with all your darkest fantasies?
Have you created a life for yourself where you're free to experience them?
I Have.
I Am Fucking Crazy. But I Am Free.

lunedì 7 maggio 2012

Argilla e Cristallo

I giorni seguirono ai giorni.

A poco a poco la calma tornava nell'anima della Esmeralda. L'eccesso del dolore, come l'eccesso della gioia, è una cosa violenta, che dura poco. Il cuore dell'uomo non può restare a lungo in uno di questi estremi.


Insieme con la sicurezza era tornata in lei la speranza. Era fuori della società, fuori dalla vita ma sentiva, sia pure in modo vago e confuso, che forse non sarebbe stato del tutto impossibile rientrarvi.


Era come una morta che tenesse una chiave della sua tomba.



E poi Phoebus viveva...L'aveva veduto lei stessa e la vita di Phoebus era tutto. Dopo la serie di scosse fatali che avevano fatto crollare in lei ogni cosa, aveva ritrovato in piedi, nella sua anima, solo una cosa, un sentimento: il suo amore per il capitano.

Questo perchè l'Amore è come un albero: spunta da sè, getta radici in tutto il nostro essere e continua a verdeggiare anche sopra un cuore in rovina.


Victor Hugo - Notre Dame de Paris (Libro Nono, IV)

martedì 1 maggio 2012

Benvenuta Tristezza


"Lei è così giovane, così nuovo a ogni inizio, e io vorrei pregarla come posso, caro signore, di essere paziente verso tutto l'insoluto del suo cuore, e di tentare di amare le domande stesse come stanze chiuse, e come libri scritti in una lingua molto estranea.

Non cerchi ora le risposte, che non possono esserle date perché non le potrebbe vivere. Mentre si tratta appunto di vivere tutto. Ora viva le domande. Forse così a poco a poco, insensibilmente, si troverà un giorno lontano a vivere la risposta.

Perciò, caro signore, ami la sua solitudine, e porti il dolore che essa le procura con melodioso lamento.


Pericolose e cattive sono le tristezze che portiamo tra la gente, per sopraffarle; come malattie trattate in modo superficiale e sciocco, esse non fanno che arretrare per erompere, dopo una breve pausa, tanto più virulentemente; e si ammassano nell'intimo e sono vita, sono vita non vissuta, svilita, perduta, di cui si può morire.



Dobbiamo immaginare.la nostra esistenza quanto più vasta possibile; tutto, anche l'inaudito, deve trovarvi spazio. E' questo, in fondo, l'unico coraggio che si richieda a noi: essere coraggiosi verso quanto di più strano, prodigioso e inesplicabile ci possa accadere.





Poichè non è solo la pigrizia a far sì che le relazioni umane si ripetano così indicibilmente monotone e senza novità da caso a caso; è il timore di una qualche nuova, imprevedibile esperienza, di cui non ci si crede all'altezza.



Ma solo chi è pronto a tutto, chi non esclude nulla, neppure il più grande degli enigmi, vivrà la relazione con un altro come una cosa viva e sfrutterà fino in fondo anche la propria esistenza

E se solo organizziamo la nostra vita secondo quel principio che ci ingiunge di attenerci sempre al difficile, allora ciò che adesso ci appare ancora totalmente estraneo ci diverrà del tutto familiare e fido.


Per questo è così importante essere solitari e attenti, quando si è tristi: perché l'istante in apparenza vuoto e fermo in cui il nostro futuro accede a noi, è tanto più vicino alla vita di quell'altro momento chiassoso e casuale in cui esso, come da fuori, sopravviene.


Perché vuole escludere dalla sua vita una qualche irrequietezza, una qualche pena, una malinconia, se ignora cosa tali stati d'animo stiano operando in lei?.


Se qualcosa nei suoi stati d'animo le appare malato, rifletta che la malattia è il mezzo con cui un organismo caccia l'intruso. Dunque bisogna solo aiutarlo a essere malato, a vivere tutta la malattia e a farla erompere, poiché questo è il suo progresso.


La sua crescita è dolorosa come quella dei fancuilli e malinconica come l'inizio delle primavere.
Non si lasci turbare da questo. E' necessaria una cosa sola: solitudine, grande solitudine interiore. Volgere lo sguardo dentro sè e per ore non incontrare nessuno: questo bisogna saper ottenere.


Questo progresso trasformerà l'esperienza dell'amore, che adesso è piena d errore, la cambierà dalla radice, la muterà in una relazione che è intesa da uomo a uomo, non più da maschio a femmina. 


E questo amore più umano (che si compirà infinitamente attento e lieve, e buono e chiaro nel legare e sciogliere) somiglierà a quello che noi lottando e con fatica andiamo preparando. 



L'amore che consiste in questo:che due solitudini si proteggano,si limitino e si inchinino l'uno dinanzi all'altra.



Reiner Maria Rilke, Lettere a Un Giovane Poeta Borgeby gàrd, Flädie, Svezia, 12 agosto 1904

venerdì 27 aprile 2012

Paths are made by walking


"Così, viaggiando nel tempo, nei giorni, conosci milioni di anime. Ci parli, sorridi, le guardi, di tanto in tanto ti fermi, ricambi gli sguardi. Poi però riprendi il tuo cammino. 



D’improvviso ne incontri una che stravolge il senso del tuo percorso per sempre, mobilita inevitabilmente le vecchie prospettive territoriali e oserei dire anche l’origine del tuo cielo, la direzione dei tuoi occhi. 
Dopodiché nulla sarà più maledettamente uguale. Mai più. E nel preciso istante in cui te ne accorgerai capirai perché da tutto il resto sei sempre andato via"

Massimo Bisotti

giovedì 26 aprile 2012

Love has teeth

"Even if I'd known the right thing to say, I probably couldn't have said it. Speech destroys the functions of love, I think - that's a hell of thing for a writer to say, I guess, but I believe it to be true. If you speak to tell a deer that you mean no harm, it glides away with a single flip of its tail.  The word is the harm.

Love isn't what these assholes poets like McKuen want you to think it is.

Love has teeth, they bite; the wounds never close

No word, no combination of words, can close those lovebites. It’s the other way around, that's the joke. If those wounds dry up, the words die with them. Take it from me, I've made my life from the words, and I know that is so."

Fall From Innocence - The Body [Stephen King]




"Anche se avessi saputo la cosa giusta da dire, probabilmente non avrei potuto dirla. I discorsi distruggono le funzioni dell’amore, credo - è un bel casino per uno scrittore dire una cosa del genere, penso, ma sono sicuro che è così. Se parlate per dire a una daina che non avete nessuna intenzione di farle del male, quella svanisce in un batter di coda. La parola è danno.

L’Amore non è quello che quei poeti del cazzo come McKuen vogliono farvi credere. 

L’Amore ha i denti: i denti mordono; i morsi non guariscono: Mai. 

Nessuna parola, nessuna combinazione di parole, può chiudere quelle ferite d’amore. E’ tutto il contrario, questo è il bello. Se quelle ferite si asciugano, le parole muoiono con loro. Credetemi pure. Io mi sono fatto una vita con le parole e so che è così."


L'autunno dell'innocenza - Il corpo [Stephen King]

venerdì 30 marzo 2012

Pablo Neruda




"Just knowing that you're out there, thinking about me,
caring about me, makes me feel safe.
So all my fears, all my yesterdays, wash away,
and only hope remains in the promise of your embrace.


You make me thank God for every mistake I ever made,
because each one led me down the path that brought me to you.


And when we finally come together, I want you to hold me all night,
stroke my hair, tell me I'm a woman and show me you're a man.
Until there was only now, you and I, and now.
I do not ask of the night explanations, I wait for it, and it envelops me.
And so you and bread, and light, and shadow are.


I'll be back when the wind and fates and chance bring me back."

martedì 27 marzo 2012

Love will find a way


"Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire
quando l'altro s'allontana.
Oh no! Amore è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta
e non vacilla mai;
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
se questo è errore e mi sarà provato, io non ho mai scritto,
e nessuno ha mai amato."

(W.S.)

lunedì 19 marzo 2012

. When the going gets tought...CALL DAD!

da quando si è smesso di litigare furiosamente si parla solo a suon di frecciate sarcastiche, ma il protocollo operativo, in caso di emergenza, è sempre e solo

  "...pronto pà..." 

 Auguri a tutti ...

venerdì 16 marzo 2012

C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo

Rimase una mezz'ora su di me e poi se ne andò senza salutare. Non sapevo cosa fare, rimasi lì sdraiato con la sensazione del suo corpo addosso, timoroso di perderlo ancora una volta, sentendo il suo calore che si raffreddava lentamente, la sensazione di movimento che scemava, la sua figura che scompariva, e io che rimanevo solo fino alla fine del mondo.

 
Il tuo corpo era mio cent'anni prima di appartenerti, ti ho salvato molte volte in altre vite, ho stritolato il tuo cuore e nessuno può restituirgli la forma originaria. Eravamo una cosa sola, tanto che nessuno potrà stare con te senza avere anche un po' di me.



(E. M. Reyes)

lunedì 5 marzo 2012

La danza della realtà


"Compresi allora i soprusi che la mia famiglia mi aveva fatto subire. Vidi con esattezza la struttura dell’inganno. Mi attribuivano la colpa di ogni ferita che mi avevano inferto. Il boia non smette mai di proclamarsi vittima. Grazie a un abile sistema di negazioni, privandomi di ogni genere di informazione – e non sto parlando di informazione orale ma di esperienze per la maggior parre extraverbali – ero stato spogliato di ogni diritto, trattato come un mendicante senza terra al quale veniva offerto con bontà sdegnosa un frammento di vita. I miei genitori sapevano che cosa stavano commettendo? Assolutameme no. Senza volerlo, facevano a me quello che era stato fatto a loro. E così, reiterando di generazione in generazione i misfatti emozionali, l’albero di famiglia continuava ad accumulare una sofferenza che durava da parecchi secoli. Domandai al Rebe: “Tu che sai sempre tutto, dimmi che cosa posso pretendere da questa vita, che cosa mi è dovuto, quali sono i miei diritti fondamentali”. Immaginai quello che il Rebe mi avrebbe risposto: “Innanzi tutto, dovresti avere il diritto di venire generato da un padre e una madre che si amino, durante un atto sessuale coronato dal reciproco orgasmo, affinché la tua anima e la tua carne abbiano come radice il piacere. Dovresti avere il diritto di non essere considerato un incidente né un peso, bensì un individuo atteso e desiderato con tutta la forza dell’amore, come un frutto che deve dare un senso alla coppia, trasformandola in famiglia. Dovresti avere il diritto di nascere con il sesso che la natura ti ha dato (È sbagliato dire: “Aspettavamo un maschietto e invece è nata una femmina” o viceversa.) Dovresti avere il diritto di essere preso in considerazione fin dal primo mese della tua gestazione. Sempre, in ogni momemo, la donna gravida dovrebbe accettare di essere due organismi in via di separazione e non uno solo che si espande. Nessuno può considerarti responsabile degli incidenti che potrebbero intervenire durante il parto. Quello che avviene all’interno dell’utero non è mai colpa tua: per rancore nei confronti della vita, la madre non vuole partorire, e mediante il subconscio ti arrotola il cordone ombelicale attorno al collo e ti espelle non ancora formato, prima del tempo. Non volendoti consegnare al mondo, in quanto sei divenuto un tentacolo pieno di potere, vieni trattenuto più a lungo dei nove mesi, e il liquido amniotico si sarà seccato bruciandoti la pelle; ti si fa ruotare fino a che saranno i piedi e non la testa a scivolare verso la vulva, i morti entrano nel loculo così, con i piedi in avanti; ti si fa ingrassare più del dovuto così non potrai passare dalla vagina e il parto gioioso verrà sostituito da un freddo cesareo che non è parto ma estirpazione di un tumore. Rifiutandosi di accettare la creazione, la madre non collabora con i tuoi sforzi e chiede l’aiuto di un medico che ti schiaccia il cervello con il forcipe; poiché soffre della nevrosi da fallimento, ti fa nascere semiasfissiato, azzurrino, costringendoti a rappresentare la morte emozionale di chi ti ha generato… Dovresti avere diritto a una profonda collaborazione: la madre deve voler partorire tanto quanto il bambino o la bambina vogliono nascere. Lo sforzo sarà reciproco e ben equilibrato. Dal momento in cui tale universo ti produce, è tuo diritto avere un padre protettivo che sia sempre presente durante la tua crescita. Così come a una pianta assetata si dà l’acqua, quando manifesti un interesse hai il diritto che ti venga data la possibilità di realizzarlo, affinché tu ti possa sviluppare sulla strada che hai scelto. Non sei venuto qui per realizzare il progetto personale degli adulti che ti impongono mete che non sono le tue, la principale felicità che ti offre la vita è consentirti di arrivare a te stesso. Dovresti avere il diritto di possedere uno spazio dove isolarti per costruire il tuo mondo immaginario, per vedere quello che vuoi senza che i tuoi occhi vengano limitati da una moralità effimera, per ascoltare le idee che desideri, anche se sono contrarie a quelle della tua famiglia. Sei venuto qui soltanto per realizzare te stesso, non sei venuto a occupare il posto di un morto, meriti di avere un nome che non sia quello di un parente scomparso prima della tua nascita: quando porti il nome di un defunto, è perché hanno innestato su di te un destino che non è il tuo, rubandati la tua essenza. Hai il pieno diritto di non venire paragonato a nessuno, nessun fratello nessuna sorella vale più o meno di te, l’amore esiste quando si riconoscono le differenze fondamentali. Dovresti avere il diritto di venire escluso da ogni litigio famigliare, di non venire preso come testimone nelle discussioni, di non essere il ricettacolo dei problemi economici degli adulti, di crescere in un ambiente pervaso di fiducia e sicurezza. Dovresti avere il diritto di venire educato da un padre e una madre che la pensano allo stesso modo, avendo appianato le loro"divergenze nell’intimità. Se divorziassero, dovresti avere il diritto di non essere costretto a guardare gli uomini con gli occhi risentiti di una madre né le donne con gli occhi risentiti di un padre. Dovresti avere il diritto di non venire sradicato dal luogo in cui hai i tuoi amici, la tua scuola, i tuoi professori prediletti. Dovresti avere il diritto di non venire criticato se scegli una strada che non rientra nei piani di chi ti ha generato; il diritto di amare chi desideri senza avere bisogno di un’approvazione; e quando ti sentirai capace di farlo, dovresti avere il diritto di lasciare il nido e andare a vivere la tua vita; di superare i tuoi genitori, di andare più avanti di loro, di realizzare quello che loro non hanno potuto fare, di vivere più a lungo di loro. Infine, dovresti avere il diritto di scegliere il momento della tua morte senza che nessuno ti mantenga in vita contro la tua volontà."

Alejandro Jodorowsky.

mercoledì 1 febbraio 2012

Wisława Szymborska -Amore a Prima Vista

Sono entrambi convinti
che un sentimento improvviso li unì.
E' bella una tale certezza
ma l'incertezza è più bella.

Non conoscendosi prima, credono
che non sia mai successo nulla fra loro.
Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
dove da tempo potevano incrociarsi?

Vorrei chiedere loro
se non ricordano -
una volta un faccia a faccia
forse in una porta girevole?
uno "scusi" nella ressa?
un "ha sbagliato numero" nella cornetta?
- ma conosco la risposta.
No, non ricordano.

Li stupirebbe molto sapere
che già da parecchio
il caso stava giocando con loro.

Non ancora del tutto pronto
a mutarsi per loro in destino,
li avvicinava, li allontanava,
gli tagliava la strada
e soffocando un risolino
si scansava con un salto.

Vi furono segni, segnali,
che importa se indecifrabili.
Forse tre anni fa
o il martedì scorso
una fogliolina volò via
da una spalla all'altra?
Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
Chissà, era forse la palla
tra i cespugli dell'infanzia?

Vi furono maniglie e campanelli
in cui anzitempo
un tocco si posava sopra un tocco.
Valigie accostate nel deposito bagagli.
Una notte, forse, lo stesso sogno,
subito confuso al risveglio.

Ogni inizio infatti
è solo un seguito
e il libro degli eventi
è sempre aperto a metà.



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They're both convinced
that a sudden passion joined them.
Such certainty is beautiful,
but uncertainty is more beautiful still.

Since they'd never met before, they're sure
that there'd been nothing between them.
But what's the word from the streets, staircases, hallways --
perhaps they've passed each other a million times?

I want to ask them
if they don't remember --
a moment face to face
in some revolving door?
perhaps a "sorry" muttered in a crowd?
a curt "wrong number" caught in the receiver?
but I know the answer.
No, they don't remember
They'd be amazed to hear
that Chance has been toying with them
now for years.

Not quite ready yet
to become their Destiny,
it pushed them close, drove them apart,
it barred their path,
stifling a laugh,
and then leaped aside.

There were signs and signals,
even if they couldn't read them yet.
Perhaps three years ago
or just last Tuesday
a certain leaf fluttered
from one shoulder to another?
Something was dropped and then picked up.
Who knows, maybe the ball that vanished
into childhood's thicket?

There were doorknobs and doorbells
where one touch had covered another
beforehand.
Suitcases checked and standing side by side.
One night, perhaps, the same dream,
grown hazy by morning.

Every beginning
is only a sequel, after all,
and the book of events
is always open halfway through.







mercoledì 25 gennaio 2012

Comedy Heroes

Neil Patrick Harris ('How I Met Your Mother')/ Ed Helms ('The Office')/Aziz Ansari ('Parks and Recreation')/ Ty Burrell ('Modern Family')/ Ted Danson ('Bored to Death')/ Jim Parsons  ('Big Bang Theory')
 
Awesome photo by Dan Busta

martedì 17 gennaio 2012

Dance like nobody's looking

"Some men have thousands of reasons why they cannot do what they want to, when all they need is one reason why they can."
 
Alcuni uomini hanno migliaia di ragioni per non fare ciò che vorrebbero quando tutto ciò di cui hanno bisogno sarebbe una sola ragione per fare quello che possono


 
"We learn by practice. Whether it means to learn to dance by practicing dancing or to learn to live by practicing living, the principles are the same. One becomes in some area an athlete of God."

Si impara con la pratica. Che si tratti di imparare a danzare facendo esperienza di ballo, oppure imparare a vivere facendo esperienze di vita, il principio non cambia. In alcuni campi si diventa atleti di Dio.

"Movement never lies. It is a barometer telling the state of the soul's weather to all who can read it"

Il movimento non mente mai, è un barometro capace di rivelare, a chi lo sa leggere, la temperatura dell'anima





Martha Graham



lunedì 16 gennaio 2012

Chocolate cupcakes



Alla fine li ho fatti! i divini cupcakes di Federica.

(astenersi se affetti da ipercolesterolemia o a dieta :))



copio testualmente, sono talmente buoni che non possono non essere diffusi il più possibile:
 
"50g di cacao amaro
180g di farina per dolci
200g di zucchero
2 uova grandi
2 cucchiaini di lievito
115g di burro ammorbidito
Un pizzico di sale
140ml d'acqua


Per il frosting:
120gdi cioccolato fondente
150g burro ammorbidito
160g zucchero a velo
zuccherini ed altre decorazioni a piacere

Come prima cosa riscaldate l'acqua in un pentolino, una volta calda bollente versatela in una ciotolina insieme al cacao amaro e lasciatelo sciogliere.
In una terrina setacciate la farina insieme a due cucchiaini di lievito per dolci ed un pizzico di sale e mettete da parte.
Nella planetaria (oppure a mano) sbattete il burro ammorbidito insieme allo zucchero. Terminata questa operazione iniziate ad aggiungere le uova, una alla volta (aspettate che sia ben assorbito un uovo prima di aggiungere l'altro).


Nel frattempo iniziate a sciogliere a bagno maria il cioccolato fondente che utilizzerete per il frosting.


Riprendete il vostro composto liquido ed aggiungete, setacciandola, la farina alla quale avevate aggiunto il lievito ed il pizzico di sale.
Una volta lavorati gli ingredienti, aggiungete il cacao sciolto nell'acqua ed amalgamate bene il tutto.
A questo punto siete pronte per riempire (per non più di di 2/3) i vostri pirottini per cupcakes o muffin.
Potete infornarli a 180° (forno preriscaldato) per circa 20/25 min.


Ora dovete preparare il frosting...
Come prima cosa iniziate a lavorare per bene il burro a mano oppure come ho fatto io, con la planetaria.
Dopo averlo lavorato aggiungete lo zucchero a velo setacciandolo ed il cioccolato fuso.
Lavorate il frosting con la frusta o la planetaria fino ad ottenere un bel composto liscio.


Et voilà, una volta sfornati i cupcakes e lasciati un attimo raffreddare, siete pronte per farcire la vostra sac à poche con il frosting e decorare i vostri cupcakes!"
 
questi li mangeremo oggi pomeriggio durante un rinfresco organizzato per salutare un amico in partenza, temo che entro il week end li rifaro per uso personale :)


lunedì 9 gennaio 2012

The black swan and the destructive nature of obsession


Black Swan is a 2010 American psychological thriller: I've watched this so many times I can quote almost every single line.

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I instantly fell in love with her protagonist and not just because she was a ballerina. I saw so much of myself in Nina: her inability to lose control, her dionysian/apollonian split, the hard embracing of black feelings necessary to become a whole and independent woman...
 
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but first of all I felt physically ill watching how damaging perfection can be when pursued excessively, especially by someone with mental health challenge.

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If you can spend two hours of excellent cinema, then you absolutely must spend it seeing Black Swan. This movie is full of pain, and you’ll feel it, but I assure you it will also be worth it.

giovedì 5 gennaio 2012

Lovely treats

The "Befana" is an ugly old woman, who brings gifts to the good children on Epiphany Eve.

I made these two lovely treat bags to put a smile on the face of my younger sister, a beautiful postgraduate psycology student approaching the exam season, and my boyfriend, my real life super-hero (addicted to Marvel and DC).



Domattina andrò a mettere questa piccola calza fatta da me appesa alla porta dietro la quale mia sorella sta preparando la sessione invernale di esami della sua specializzazione in psicologia.

 Al mio fidanzato la farò trovare appesa al camino, come impone la tradizione. Buona Epifania a tutti!



martedì 3 gennaio 2012

Merry Crisis and Happy New Fear


My office mate chose these beautiful words of Einstein about crisis and change to wish us Happy New Year:

"Let's not pretend that things will change if we keep on doing the same things.

A crisis can be a real blessing to any person, and to any nation.

For all crises bring progress. Creativity is born from anguish, just like day is born form night. It's in crisis that invention is born, as well as discoveries, and strategies.

Whoever overcomes a crisis, overcomes himself, without being overcome.

Whoever blames his failure on a crisis neglects his own talent, and is more respectful to problems than to solutions.

Incompetence is the true crisis.
The greatest problem with people and nations is the laziness with which they attempt to find the solutions to their problems.

There is no challenge without a crisis.

Without challenges, life becomes a routine, a slow agony. There is no merit without a crisis. It is in the crisis where we can show the very best in us. To speak about a crisis may promote it.  Not to speak about it perpetuates conformism. Let us work hard instead. "

Let us stop, once and for all, the menacing crisis that represents the tragedy of not being willing to overcome it. "





La mia compagna di stanza ha scelto queste bellissime parole di Albert Einstein per formulare gli auguri di buon anno nuovo a noi colleghi:

"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi.

La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.

Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni.

La vera crisi, è la crisi dell'incompetenza. L' inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita.

Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito.

E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. 

Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla."